FKJ

V I N C E N T

2022 (Mom+Pop / AWAL)
electro-jazz

C’erano una volta chillout e downtempo, generi nati al confine tra dub, elettronica e divagazioni filo-etniche, spesso bistrattati dall’ascoltatore più esigente, eppure capaci d’infilarsi nel mercato discografico grazie a una notevole versatilità d’uso e a una ricerca sonora mediamente raffinata. Se nel corso degli anni il rifrullo delle mode ha reso obsolete vecchie glorie quali Thievery Corporation e Morcheeba, la musica concepita con l’idea di relax ha trovato nuovi sbocchi, come l’ambient concettuale, la vaporwave e le stazioni lo-fi hip-hop. Ma tra questi, figura anche un certo tipo di jazz giovanile a facilissima presa, spruzzato di elettronica, soul e r&b. Esponenti principali di tale stil novo? Pensate a Tom Misch, Jordan Rakei, Taylor McFerrin e, per l’appunto, Vincent Fenton, polistrumentista franco-neozelandese il cui moniker FKJ sta proprio per French Kiwi juice.
Il suo nome non è nuovo; assieme al sassofonista e cantante-rapper Masego, infatti, qualche anno fa FKJ aveva improvvisato “Tadow”, una suggestiva jam che ha messo le gambe in Rete – solo tra Spotify e YouTube, il pezzo ha ampiamente sorpassato il mezzo miliardo di ascolti.

Il nuovo album “V I N C E N T” sembra nascere come reazione alla situazione-“Tadow”; da un lato la palpabile pressione del dover mantenere le stesse coordinate, dall’altra la flemma di chi sente di essersi sistemato dentro una carriera tutto sommato solida.
Nel frattempo, FKJ s’è pure sposato con June Marieezy in arte ((( O ))), altra eterea musicista e collaboratrice qui presente in scaletta. Da queste premesse di dolce far nulla e calma domestica arriva esattamente quanto preventivato: tre quarti d’ora di musica da bar universitario, ben confezionati, smussati agli angoli e irrimediabilmente coperti da una glassa insapore.
Little Dragon e Toro Y Moi vengono ospitati senza dare assolutamente nell’occhio, mentre sul singolo “Greener” troviamo addirittura Carlos Santana estratto dalla formaldeide per infilare una scontatissima linea di chitarra. Tra stralci di voci e percussioni tribali (“The Mission”), impalpabili serenate al chiar di Luna (“Brass Necklace”), striscianti sassofoni Ecm (“Different Masks For Different Days”) e un momentino free tenuto davvero a freno (“Once Again I Close My Eyes”), l’intero album non fa che girare attorno all’atmosfera, creando filamenti electro-jazz certo piacevoli ma sostanzialmente incapaci di sollecitare qualsiasi emozione.


Prima del successo di “Tadow”, FKJ era noto anche come dj e remixer alle prese con una sorta di nuova house alla francese; qui troviamo “Let’s Live” e le lievi distorsioni al mixer di “New Life”, due momenti che non risollevano le sorti del disco ma riescono, se non altro, a movimentare l’ascolto con un filo di beat.
Ma per il resto, “V I N C E N T” si mantiene vacuo, un lavoro ruffianamente orientato verso le playlist di settore nelle quali pezzi del genere s'infilano senza alcun attrito. Sarà anche una strategia vincente, visto il bisogno imperante di riempire case e negozi con ogni piacevole sottofondo disponibile, ma trovare punti di vero interesse, qui dentro, è impresa ardua.

24/10/2022

Tracklist

  1. Way Out
  2. Greener feat. Santana
  3. Us 
  4. The Mission
  5. Can't Stop feat. Little Dragon
  6. IHM
  7. Brass Necklace feat. ((( O )))
  8. Different Masks For Different Days
  9. A Moment Of Mystery feat. Toro Y Moi
  10. Let's Live
  11. Once Again I Close My Eyes
  12. New Life
  13. Does It Exist
  14. Stay A Child

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