Ben Nash

The Seventh Goodbye

2008 (Blackest Rainbow)
droning-folk, fingerpicking

Ventitré anni, inglese di Sheffield, un buon numero di cassette e cd-r autoprodotti alle spalle. Ben Nash il suo nome. La Blackest Rainbow, un’etichetta che finalmente ha deciso di scommettere su di lui, rilasciando “The Seventh Goodbye”, suo debutto ufficiale e, scusate se è poco!, piccolo gioiello di droning-folk elettro/acustico destinato a ritagliarsi uno spazio importante in questo 2008.

“The Seventh Goodbye” non aspira alla pace dei sensi. Piuttosto, sembra volerne mettere in discussione qualsiasi possibilità. E lo fa con composizioni sovente sbilanciate, lontane dai soliti cliché del fingerpicking, e, invece, sempre in bilico tra barlumi di beatitudine sfigurata e oscure tribolazioni, spesso accompagnate dagli echi di profondità minacciose, contemplate con rispetto e curiosità, come immediatamente chiarisce “Kuad 9873” o, più in là, la stessa title track, che schiera anche un bel clarinetto scorticato a dovere...

Oltre, quindi, le solite peregrinazioni in terre lontane, tra dilatatissime visioni liriche e dissertazioni raga prossime a svelare, ancora una volta, il segreto della “voce della tartaruga” o a rintracciare scorciatoie sempre più “umane” per le astrali congiunzioni di Venere e Cancro (“Resolution”; “What Will Always Be, Pt II”), è nel continuo gioco di chiaroscuri, in quella continua tensione tra la rassicurante veracità della luce e la misconosciuta saggezza della tenebra che s'annida la vera essenza di un'opera che, non a caso, finisce tutta per ruotare intorno al distico capolavoro di “Smoke & Flattery” e “Magnetophon 8 Pt. IV”, continuum mozzafiato che, da vertigini sparse, (con-)fusioni rumoriste e disvelamenti concreti, giunge a lambire (solo lambire) le mostruosità psichiche e il terror panico dei Can di “Aumgn”, prima di abbandonarsi a una malinconica magia psichedelica.

Restano qui, tra queste vette spazzate da venti emozionali, anche i soundscape misterici di “Night Call” e  “Angel #7”, foreste quarto-mondiste stilizzate, dove i fantasmi giocano a nascondino con le loro ombre, mentre la notte verticale sprofonda dentro se stessa.

08/06/2008

Tracklist

1. Kuad 9873
2. Night Call
3. The Seventh Goodbye
4. Resolution
5. Smoke & Flattery
6. Magnetophon 8 Pt. IV
7. What Will Always Be Pt. II
8. Angel #7

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