Alex Pester

Better Days

2023 (Violette)
folk, songwriter

A qualcuno sarà sembrato eccessivo il mio entusiasmo per "Lover's Leap", terza opera in formato solo digitale dell'allora ventenne Alex Pester. Anche quel decimo posto nel consuntivo di fine anno (2021) è stato giudicato sproporzionato, quasi una provocazione. A due anni di distanza, il ritorno in scena traccia un confine netto tra il genio del giovane cantautore inglese e gli aspiranti eredi di Nick Drake, Donovan e Harry Nilsson. È comunque difficile trovare parole più appropriate per descriverne il talento se non quelle già messe in riga per il precedente album: "È riduttivo chiamarle canzoni, queste sono autentiche creazioni, artigianali quanto basta per non assomigliare ad altrui artefatti, poco convenzionali eppur prontamente amabili e confidenziali, ingegnose e spavalde da lasciare senza fiato anche l'ascoltatore più riluttante.

 

"Better Days" è un altro colpo al cuore, un disco che rinnova la forza dei precedenti lavori con un set di dieci canzoni che grondano di ispirazione e purezza armonica. Questa volta il progetto del musicista gode del supporto fisico, grazie all'interesse della Violette Records (la stessa label di Michael Head), anche se per una tiratura minima (alcune fonti parlano di 150 vinili altre di 300), un segnale promettente in uno scenario che sta diventando sempre più problematico per i musicisti indipendenti.
Ancora una volta quel che veramente sorprende è la naturalezza con la quale Alex Pester modella melodie memorabili con ardite orchestrazioni e arrangiamenti tanto essenziali quanto perfetti. Basterebbe  la sola "Are You Gonna Make Her Choose?" per dare a "Better Days" la meritata considerazione.
Non sorprende che il primo approccio di Pester con le meraviglie della musica sia stato un incontro casuale con "Bryter Later" di Nick Drake: il giovane autore non solo ne rinverdisce l'originale tocco chitarristico nell'elegante ballata in stile fingerpicking "Dear Friend", ma si spinge con audacia verso il periglioso confine tra canzone e composizione pura nella malinconica e struggente "You Love Me".

"Better Days" è un contenitore prezioso in cui si possono scorgere prelibatezze acustiche di rara fattura ("I See You"), manufatti sonori dove predominano dinamiche armoniche inusuali, che mettono insieme il fascino da comedy song di Harry Nilsson e la drammaturgia sinfonica di Joanna Newsom ("Big Black Second-Hand Book"), nonché intuizioni memorabili da consegnare alla storia ("You're My Kind").
Pester calca percorsi indubbiamente già tracciati, lasciando però un segno indelebile e personale che non viene sminuito dalle eteree atmosfere jazz stile Robert Wyatt rintracciabili in "So What?" o dalle allegoriche sonorità baroque-folk in bilico tra Donovan e Incredible String Band della onirica e circense "Restless".
"Better Days" è un disco che arriva all'ascoltatore e lo cattura senza alcun bisogno di sovrastrutture o suggerimenti critici, un album dall'estenuante bellezza, che incanta anche quando porge un ultimo semplice saluto di commiato ("Bye Bye, Teddy"), lasciando l'ascoltatore in trepida attesa del prossimo capitolo.

28/05/2023

Tracklist

  1. Dear Friend
  2. Big Black Second-Hand Book  
  3. I See You
  4. You Love Me
  5. So What?
  6. In The Night
  7. You're My Kind
  8. Restless
  9. Are You Gonna' Make Her Choose?
  10. Bye Bye, Teddy




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