A distanza di due anni da "The Psycho Kinder Tapes", il progetto di Alessandro Camilletti riprende vita con un album di remix a tiratura limitata, affidati alle mani esperte di una serie di musicisti della scena underground. Il risultato è un carosello allucinato, in cui le canzoni di Camilletti vengono plasmate e trasformate, a volte persino declamate da altre persone. È questo il caso dell'opener "Nel caos dell'ecumene", che trova una nuova dimensione nella voce incendiaria di Valerio Zecchini (frontman dei Post Contemporary Corporation), mentre per la traccia di chiusura "Essere" l'ospite d'onore è il sempre emozionante Andrea Chimenti.
Nel resto del disco, la voce di Camilletti ritorna al comando, con le sue creazioni che vengono sottoposte ad abili manipolazioni del suono, riscoprendo in tal modo anche inedite connotazioni ai suoi testi intrisi di filosofia e citazioni. Così, in "L'incomunicabile" il remix è affidato ai trevigiani Kill Your Boyfriend, che saturano l'atmosfera di ritmi marziali e ostili. Dall'Ep "Democratiche ipocrisie" troviamo in seguito "2009" (remix dei Celery Price) e "Un uomo", che torna nelle mani del fidato Michele Caserta.
Nel novero c'è spazio, ovviamente, anche per due dei cavalli di battaglia degli Psycho Kinder, come "Stato di violenza" (remix di Lisfrank) e "Il tramonto dell'evidente", quest'ultima esposta alle radiazioni Idm dei Carnera.
Altrove si arriva a destinazioni completamente inaspettate, come nei pattern da dancefloor di "Viaggio allucinato", che trova nuova linfa nel trattamento del "veterano" Faust Degada, al secolo Fausto Crocetta. Il risultato è un album di remix che convince, apprezzabile in particolar modo per l'eterogeneità delle dieci tracce scelte, dalle quali emergono sfumature elettroniche sempre differenti, che regalano nuove visioni e nuovi motivi d'interesse alla musica di Camilletti.
13/02/2018