KYO w/ Jeuru

All The Same Dream

2018 (Posh Isolation)
future soul, ambient-drone

Certi miracoli lasciano il segno fin dal primo istante. E l'incontro tra il duo KYO, composto dal danese Frederik Valentin e dallo svedese Hannes Norrvide (tastierista e vocalist dei Lust for Youth), con il cantante americano Jeuru, è la prova inconfutabile di come certe sinergie, in partenza improbabili, oggi possano concretizzarsi in ogni momento e in ogni luogo di questo pianeta, dando vita a singolari prodigi. Un sodalizio, quello tra i tre musicisti, sorto a Copenaghen, meta artistica preferenziale del misconosciuto e giovanissimo cantante newyorkese Jeuru, incrocio tra James Blake e il rimpianto poeta ed MC Spaceape, e munito di una voce in grado di strappare l’anima con caldissime interpretazioni di stampo soul, così come incendiarla senza troppi complimenti mediante rime assassine, con il proprio microfono a fungere da mitragliatrice. Insomma, caratteristiche perfette per la premiata ditta KYO, da sempre ancorata al suono algido e perlopiù astratto dell’elettronica altra, tanto in voga nel cuore della vecchia Europa.

Dunque, un mix inebriante, con la sala di registrazione allestita a mo' di laboratorio futurista di un prodotto che si preannuncia unico fin dal primo battito. Già, perché grazie a questa stramba sinergia prende forma una mescola a metà strada tra i Massive Attack più pachidermici, il mood cazzuto ed esotico dei King Midas Sound, il calore irraggiungibile del sopracitato electro-writer inglese, e praticamente tutto il catalogo Posh Isolation, perlomeno i componenti più visionari del lotto. Inoltre, pur essendo il terzo disco della coppia Valentin/Norrvide, “All The Same Dream” si colloca fin da subito ad anni luce di distanza dalle mere destrutturazioni ambientali esposte in passato. Un album che mostra la volontà di fornire un’anima “soul” a una predisposizione di fondo estremamente sperimentale.

Non a caso, Valentin è tra i più impavidi producer danesi, e le sue uscite in compagnia dei vari Varg, Loke Rahbek (metà dei Damien Dubrovnik) e Hvide Sejl sono la conferma di un approccio stilistico tutt’altro che statico. La sola “Take Me Home” basta e avanza per quantificare la versatilità del musicista di København, che di certo non rinuncia alla proprie smanie techno, mentre Jeuru inanella un’invettiva dietro l’altra alla stregua dell’indimenticato Stephen Samuel Gordon, lanciando attacchi spoken-word cupi e acidissimi; così come a partiture elettrizzanti in Hd da supporto all’interpretazione ora sensuale, ora virulenta del giovane americano, prima che un passo meccanico e pachidermico turbi l’atmosfera, tra imprecazioni, vocalizzi, synth industriali (“Candy”), e una danza degna del Reznor più “assestato”.

L’impronta sull’opera del morbido Norrvide è invece intuibile negli episodi prettamente strumentali, come la divagazione ambient di “Because Of You”: un volo altissimo e cibernetico che induce a sognare, al netto del climax mediamente opaco del disco, caratterizzato nei suoi momenti più visionari dal classico schema decollo/sospensione/atterraggio; un impianto solo in apparenza prevedibile e dall’effetto finale straniante. Ad arricchire tale alchimia, è il battito avvolgente e celestiale della title track, ballad conclusiva spinta verso l'alto da una vibrante interpretazione canora, con passaggi estatici e un tappeto ambient-drone che allietano anima e corpo. Una meraviglia.

Che non servano ulteriori giri di parole per definire l’avvento di un piccolo grande miracolo, è praticamente assodato. Nel cuore di Copenaghen stanno accadendo grandi cose, e “All The Same Dream” potrebbe essere la punta di un nuovo ed elettrizzante iceberg musicale.

01/08/2018

Tracklist

  1. To All My Future Lovers
  2. Candy
  3. Because Of You
  4. Savourless Strings
  5. Take Me Home
  6. Forever Yours
  7. All The Same Dream

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