Spectres

Utopia

2016 (Deranged Records)
dark-punk

Sono passati otto anni da quando gli Estranged di Portland pubblicarono il fondamentale "Static Thougts", e da allora di "dark suonato da punk" se n'è sentito parecchio: si potrebbe dire che non è più una novità, ma in realtà - e l'Italia non fa certo eccezione - la maggior parte di questi gruppi restano sconosciuti al di fuori del circuito anarco/do-it-yourself.
Ed è un peccato, specie se sono validi come gli Arctic Flowers, i Belgrado o appunto gli Spectres, ensemble canadese che con "Utopia" arriva al terzo full-length, dopo i graffianti "Last Days" (2010) e "Nothing To Nowhere" (2012).

Nel nuovo lavoro il quartetto di Vancouver rallenta la propria corsa e vira verso atmosfere ancora più oscure, all'insegna di un mood malinconico. "Dal deathrock alla dark-wave": si potrebbe semplificare in questo modo il cambio di rotta, sebbene i loro trademark - su tutti le chitarre taglienti, debitrici del grande Rikk Agnew (Adolescents e Christian Death) - non vengano del tutto abbandonati.
L'incedere incalzante e l'urgenza punk cedono allora il posto in più passaggi ad anthem gotici e ottantiani ("Vertigo", "Revisions") o alla cold-wave meccanica ma melodica di "Daniel" e "Crosses and Weather".

La press release cita i Sound e il roster della "prima" 4AD: paragoni impegnativi, ma che non risultano fuori posto, suonando piuttosto come fiori all'occhiello per un gruppo che a inizio 2016 (ma l'album è stato registrato l'anno scorso) si candida come portabandiera del positive punk moderno: la prova del terzo disco è superata.

23/08/2016

Tracklist

  1. New Buildings
  2. Strange Weather
  3. Vertigo
  4. Daniel
  5. Figures In The Sand
  6. Revisions
  7. Crosses And Wreathes
  8. 16 Years

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