Piano Interrupted

The Unified Field Reconstructed

2015 (Denovali)
modern classical, electroacoustic
6.5

Ci hanno messo ben due anni Franz Kirmann e Tom Hodge a completare questo lavoro di remix e rivisitazioni sulla base del loro “The Unified Field”. Molto più tempo, paradossalmente, di quello trascorso tra il disco originale e il suo predecessore, che aveva aperto all'insegna delle aspettative l'avventura di questo curioso duo. Poi proseguita, proprio con il lavoro qui riletto, in direzione di una rassicurante “normalità” organica, decisamente più affine al modern classical che ci circonda oggigiorno e per questo indubbiamente meno originale.

Come di consueto, quando l'etichetta tedesca sponsorizza un'iniziativa di questo tipo, gli artisti chiamati a dare la loro interpretazione dei brani del duo sono scelti fra le punte di diamante del catalogo Denovali. Vi sono, a dire il vero, rappresentanti per tutti i gusti “coperti” dalle uscite della label: dal modern classical in senso ampio all'ambient elettroacustico, passando per l'elettronica sperimentale e pure per quel versante dark a cui ultimamente vanno attribuite le uscite di maggior peso.

Il primo a stupire tutti, a un ascolto rapido della tracklist, è lo stesso Franz Kirmann, che trasporta a suon di loop la già convincente “Two Or Three Things” in una direzione a cavallo tra sogno e trip. Un altro degli episodi migliori tocca in partenza alle cure della Hidden Orchestra di Joe Acheson: si tratta di “Cross Hands”, condotta qui al confine con la materia pop, fra spruzzate di elettronica, percussioni e tocchi d'archi. Altrettanto efficace è il trattamento noise a cui Floex sottopone “Emoticon”, privandola della sua morbidezza in favore di una rinvigorita forza d'impatto.

Il compito più arduo spetta però a chi si trova fra le mani quegli episodi del disco che, seppur pregni di indiscutibile classe, mancavano in origine di una personalità definita e convincente. La lode, dunque, la incassa in primis SaffronKeira, in grado di trasformare “Lost Coda” da divertissment a raffinato pastiche dub-techno. Subito dietro svettano gli Origamibiro: se la litania di “An Accidental Fugue” poteva dirsi tutto sommato discreta già in partenza, la loro inconfondibile veste elettroacustica dona al brano un'eleganza seducente.

La palma d'oro arriva però per i sempre più incredibili Second Moon Of Winter, in grado di rivoluzionare “Camera Obscura” trasformandola in una delle loro magniloquenti e tesissime invocazioni tra gotico e spiritualismo post-classico. La consacrazione di un act la cui promessa si è già concretizzata in certezza. La ciliegina sulla torta a un'operazione riuscita in tutte le sue parti, che reinserisce i Piano Interrupted sulla via in parte smarrita. Con Denovali ancora intenta a dare lezioni su cosa significhi produrre remix album che abbiano ragion d'essere.

18/04/2015

Tracklist

  1. Cross Hands (Hidden Orchestra Remix)
  2. Two Or Three (Franz Kirmann Remix)
  3. Accidental Fugue (Origamibiro Remix)
  4. Darkly Shining (John Lemke Reworked)
  5. Emoticon (Floex Remix)
  6. Lost Coda (SaffronKeira Reinventation)
  7. Camera Obscura (Second Moon Of Winter Remix)

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