Il Teatro Degli Orrori

Il Teatro Degli Orrori

2015 (La Tempesta)
alt-rock
4.5

Sono le tastiere della new entry Kole Laca, un po’ veleno elettronico e un po’ fanfaronate da videogame, il fatto saliente del quarto omonimo album del Teatro Degli Orrori. Seguito del controverso “Il mondo nuovo” (2012), oltre che di un infelice primo solista del frontman Pierpaolo Capovilla (“Obtorto collo”, 2014), ne eredita la propensione alla ridondanza, al massimalismo, e al vaneggiamento, e pure si priva di quell’ambizione da ciclo di canzoni sfinente che salvava in parte il disco predecessore.

I nuovi decerebrati panzer (“La paura”, il singolo “Lavorare stanca”, “Disinteressati e indifferenti”, “Cazzotti e suppliche”) sono, al solito, imbastiti su passaggi pseudo-progressivi sempre uguali a sé stessi, un gratuito baccano affiancato a forza alle sceneggiate di Capovilla: invettive, qualche sfuriata qua e là, e un fastidioso parlottare colloquiale. Quando poi si arriva a cercare il refrain in coro, i risultati sono tragicomici.
L’unico motto cantabile, e unico (per quanto goffo) ritornello degno di questo nome, appartengono a “Bellissima”, e forse alla più leggera “Benzodiazepina”. In mezzo al marasma si staglia anche la risaputa ballata Motorpsycho-iana “Una donna”. Un minimo di costrutto musicale lo segue “Genova”, sulla carta un discreto, ipnotico strumentale post-rock, sciupato dal cantante. In ogni caso tutto è compensato dall’imbarazzante ritmo ballabile di “Una giornata al sole”.

Greve pasticciaccio che vorrebbe essere urgente e “fuori”. Invece è piano e tutto “dentro”. Gli arrangiamenti chirurgici e la produzione scintillante - impressionanti, a onor del vero - esaltano soltanto una cosa: la retorica ideologica. Più che un concept sulla crisi, è un disco che mette in crisi. Didascalie risapute, sparate paracule, confuse arringhe senza capo né coda, e non un briciolo d'anarchia (l’arte non scomodiamola), non sconvolgerebbero un ultraconservatore. Altra nuova entrata, Marcello Batelli alla seconda elettrica, una buona comunella con Laca. Anche su doppio vinile.

10/10/2015

Tracklist

  1. Disinteressati e indifferenti
  2. La paura
  3. Lavorare stanca
  4. Bellissima
  5. Il lungo sonno (lettera aperta al Partito Democratico)
  6. Una donna
  7. Benzodiazepina
  8. Genova
  9. Cazzotti e suppliche
  10. Slint
  11. Sentimenti inconfessabili
  12. Una giornata al sole

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