L’auto bianca e il vestito da ricco californiano in copertina non lasciano dubbi sulle intenzioni di Fred Abbott, ex-chitarrista dei Noah And The Whale: il suo esordio solista “Serious Poke” è un voluto omaggio all’Aor americano dei tardi 80, quel rock radio friendly che metteva insieme scampoli di southern-rock, hard, country e pop, e aveva i suoi referenti stilistici in personaggi come Joe Walsh o i 38 Specials, ma lambiva anche il cantautorato più nobile di Bruce Springsteen o Tom Petty (similitudine lampante nel brano “Awake”).
In verità “Honey” scomoda perfino i Crash Test Dummies (Fred ne imita anche il cantato) e “Hollywood” mette fine a qualsiasi dubbio sulle ultime passioni musicali di Fred Abbott, con un riff che, se non avessi tra le mani la copertina del disco, penserei fosse una hit single dei Cars o della J Geils Band.
A questo punto tutti i vecchi fan dei Noah And The Whale sono già fuggiti a gambe levate, e posso comprenderne il motivo, ma lasciando da parte le naturali perplessità, non si può negare che “Serious Poke” sia un album onesto e schietto, tutto è perfettamente funzionale all’atmosfera che Abbott ha voluto rievocare. Quello che manca è forse un brano epocale e carismatico che lo tiri fuori da un probabile anonimato.
Per la cronaca, “Learn About Love” ci prova perfino col funky, e non mancano le prevedibili ballate in chiusura di album: la pianistica “Still Told A Lie” e la più suadente “Lucky People”.
Purtroppo Fred Abbott non riesce a comunicare tutto questo suo entusiasmo per l’Aor e il pop-rock americano in modo convincente o creativo, e “Serious Poke” resta solo un curioso interludio tra la banalità e il divertimento.
23/12/2015