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SID Chip Sounds: The Music Of The Commodore 64

2012 (Robot Elephant)
chiptune

Era l'estate dei mondiali di calcio in Spagna. Tutto il globo impazziva e l'Italia intera delirava per i mitici gol del Pablito nazionale. Mentre eravamo distratti da questo evento sportivo, appena qualche settimana prima della storica finale del Santiago Bernabeu, veniva mondialmente commercializzato il rivoluzionario home computer che prese il nome di Commodore 64: era il mese di giugno del 1982.
La Robot Elephant, etichetta londinese dedita a pubblicazioni a carattere elettronico/sintetico, con questo disco rende omaggio - sotto forma di compilation d'autori vari - a Jack Tramiel, il creatore (recentemente scomparso) del C64.

C64 è quasi sinonimo di videogiochi, quindi "SID Chip Sounds" non è nient'altro che la raccolta di alcune delle tante musichette presenti all'interno degli stessi giochi - da cui appunto ne deriva il sottotitolo, "The Music Of The Commodore 64". Musiche d'introduzione al gioco, temi di game over e di passaggio al livello successivo realizzate da artisti o autori sconosciuti, molti dei quali - se non tutti - anche programmatori degli stessi software del gioco, come ad esempio Rob Hubbard.

Non entrando nella sfera informatica, poiché assai complessa, si può scrivere che gira tutto attorno al SID (Sound Interface Device) che, brutalmente tradotto, significa dispositivo d'interfaccia sonoro: in sostanza il chip elettronico che permetteva al C64 la realizzazione di questi suoni. L'abilità di questi autori verso la seconda metà degli anni Ottanta fu di trasformare, ognuno attraverso i propri strumenti e le proprie conoscenze musicali, quei pochi toni - spesso mandati in loop - in vere e proprie melodie, semplici, accattivanti, robotiche, cibernetiche e plasticose, creando inconsapevolmente da lì a poco quella nuova scena musicale elettronica che prende il nome di chiptune.
La forza di queste musiche risiede nei toni acuti e sintetici ("Last Ninja Wilderness"), nonché nei beat martellanti che perforano il cervello e inchiodano il corpo di fronte al monitor ("Katakis") nell'attesa del prossimo e più difficoltoso livello.

In una sorta di gioco, volendo esplorare la chiptune rapportandola a scene musicali più conosciute come quella parte sotterranea di new wave, la techno o il noise, si possono trovare alcuni elementi in comune. Ad esempio "Last Ninja Wastelands", attraverso le sue tonalità ultrasintetiche e minimali, ricorda una celebre canzone degli olandesi Minny Pops ("Minny Pops"); i ritmi incalzanti di "Cybernoid 2" sembrano fuoriuscire dal cilindro di Liam Howlett (Prodigy) mentre la stupenda traccia "Arkanoid" presenta addirittura sfumature di disturbante harsh-noise. In "LED Storm" c'è spazio perfino per una cover di "Smoke On The Water" dei Deep Purple.

"SID Chip Sounds" è un disco nostalgico. Dopo un solo ascolto viene voglia di salire sopra la macchina del tempo di H.G. Wells e tornare nei favolosi anni Ottanta, per bigiare la scuola e passare un'intera mattinata all'interno di una delle tante sale giochi dell'epoca.

15/05/2012

Tracklist

  1. Ben Daglish - Last Ninja (Wastelands)
  2. Ben Daglish - Last Ninja (Wilderness)
  3. Ben Daglish - Trap
  4. Chris Hülsbeck - Giana Sisters (Intro)
  5. Chris Hülsbeck - Katakis (Song 3)
  6. David Whittaker - Glider Rider
  7. David Whittaker - Panther
  8. Tim & Geoff Follin - Gauntlet III (1)
  9. Tim & Geoff Follin - Gauntlet III (2)
  10. Tim Follin - LED Storm
  11. Jeroen Tel - Cybernoid 2
  12. Martin Galway - Comic Bakery
  13. Martin Galway - Parallax
  14. Martin Galway - Arkanoid
  15. Matt Gray - Dominator (Song 2)
  16. Matt Gray - Last Ninja II (Song 2)
  17. Rob Hubbard - Commando
  18. Rob Hubbard - Sanxion