My Morning Jacket

Evil Urges

2008 (Rough Trade)
rock, pop, country

E’ arrivato il momento buio pure per i più coccolati dalla stampa Usa. I My Morning Jacket, quintetto proveniente dalla calda Louisville, Kentucky, ha spiazzato (e scontentato) tutti con il loro quinto album, “Evil Urges”, che succede a un live epocale come “Okonokos”.
Il produttore John Leckie, nel loro precedente lavoro in studio, “Z”, era riuscito a “contenere” all’interno della classica forma-canzone di tre/quattro minuti le strabordanti attitudini della band, e, forse, i più si aspettavano un’ideale prosecuzione del sound di quell’album.

Invece no. Jim James e compagni hanno deciso di prendersi una bella rivincita, confezionando con “Evil Urges” il loro album più folle e complesso. A chi li accomunava con il nuovo movimento alt-country, a chi li aveva nominati degni eredi della neo-psichedelia di Mercury Rev e Flaming Lips, ai fan di Neil Young o del southern rock dei Lynyrd Skynyrd che sbavavano ascoltando i loro dischi, i My Morning Jacket rispondono: “No”. Uno, nessuno, centomila. Nella loro musica ci sono tutte queste cose, e nessuna. Ed “Evil Urges” è, appunto, un esercizio di eclettismo, un’opera che riassume, in maniera delirante e vivace, tutte le anime della band.

Il trittico iniziale di brani apre il disco all’insegna di uno scatenato electro funk, ed è già un bel biglietto da visita. La title track si apre tra intrecci di chitarre e un elegante falsetto, per poi lasciare spazio a belle aperture melodiche e improvvisi cambi di ritmo quasi prog. “Touch Me I’m Going To Scream” (in doppia versione: quella che conclude il disco, superiore, sfiora i nove minuti) farà felici i fan dei Pet Shop Boys e della disco anni 80, mentre la successiva “Highly Suspicious” è probabilmente il brano più scioccante del disco: James sfodera impressionanti vocalizzi alla Prince, e in mezzo c’è pure un tamarrissimo assolo di chitarra.

Ma l’album è lungo, e il caleidoscopio di suoni e influenze è molto vasto: nell’allegra “I’m Amazed” la band torna nei territori più “consoni” del rock classico americano, in un riuscito incrocio tra Skynyrd e The Band. Il power-pop di “Aliminum Park” ha un ritornello semplice quanto efficace, “Thank You Too!” è una tenera filastrocca alla Bacharach, “Sec Walkin” flirta col country e ha dei coretti ultra-kitsch alla Bee Gees, “Lilbrarian” è una soffice ballata semi-acustica. E si potrebbe andare avanti.

Chi si aspettava un lavoro “ordinario” o di maniera rimarrà deluso da questo “Evil Urges”. Ma per chi saprà aprire le orecchie, qui c’è tanto materiale buono da far festa. E i My Morning Jacket confermano, per l’ennesima volta, di essere uno dei gruppi americani più interessanti sulla piazza.

25/06/2008

Tracklist

  1. Evil Urges
  2. Touch Me I'm Going to Scream Pt. 1
  3. Higly Suspicious
  4. I'm Amazed
  5. Thank You Too!
  6. Sec Walkin'
  7. Two Halves
  8. Librarian
  9. Look At You
  10. Aluminum Park
  11. Remnants
  12. Smokin From Shootin
  13. Touch Me I'm Going to Scream Pt. 2
  14. Good Intentions