Pharrell

In My Mind

2006 (Interscope Records)
hip-hop, r'n'b

Questo disco è stato annunciato con almeno quattro date diverse di pubblicazione, e ogni volta una posticipazione. Un ritardo di circa sette mesi, forse di più, che dopo il secondo rinvio ha incominciato a puzzare, molto forte, di preludio a un "discaccio". E se non è un discaccio poco ci manca.
Pharrell bene o male lo conosciamo tutti, un po' per i Neptunes, molto per i N.E.R.D, e il popolo di Mtv per il suo presenzialismo nel 90% dei video black-oriented, e probabilmente a questo pubblico vuole rivolgersi il Re Mida dell'hip-pop più in vista degli ultimi anni.

Ci si aspettava un disco che proponesse il suo solito stile esagerato, dalle soluzioni stravaganti, la solita maestria dietro al banco di regia e collaborazioni di rilievo. Pochissimo di quanto elencato è possibile trovarlo, e questo certamente aumenta l'effetto sorpresa: sono sorpreso da quanto possa essere noioso questo disco.
Pharrell, in primo luogo, si circonda di illustri sconosciuti, che potrebbero benissimo essere dei fenomeni, ma tutt'al più sono rapper di mezz'ordine, esclusi Kanye West, Jay Z e Snoop, con i quali non tira fuori il colpaccio, ma riesce comunque a impressionare:
- in positivo con l'autore di "Gold Digger" con una canzone come "Number One", tutta lustrini e falsetto;
- in negativo con "That Girl", assieme al riccioluto rapper, che, dopo essersi dato al porno, cerca di vestire i panni del romanticone risultando più che ridicolo.

Pharrell pastrocchia, non ha le idee chiare, trascura persino la produzione, piatta e monotona, per buttare dentro al disco tutto il materiale possibile (e infatti abbiamo un'ora faticosissima di Lp); canzoni come "I Really Like You Girl" vanno forse bene per gente come Nelly (che infatti presenzia nel disco) o il vincitore dell'ennesima edizione di Teen Idol; e il problema è che canzoni di questo tenore si sprecano, noiose e mal curate, "Our Father", "Stay With Me", o la orribile, già a partire dell'orrendo gioco di parole, "Keep It Playa".
Parliamoci chiaro, ci sono diversi guizzi del Pharrell che si conosce(va), basti ascoltare "Raspy Shit" con il suo flow sbilenco ma incalzante, o il singolo di qualche mese or sono "Can I Have It Like That", con Gwen Stefani, che suona a nausea ma rimane un prodotto di ben altro spessore rispetto alla noia che pervade il disco. Ma questo è quanto, si salva il quartetto iniziale, poi si cala negli inferi dell'hip-hop da classifica più becero, che si mantiene in vita solamente per la necessaria autoironia che ci vuole per produrre un prodotto simile.

Per chiudere con il personaggio Pharrell, è interessante sapere, al fine poco utile dell'ascolto, che "In My Mind" è stato influenzato dai numerosi viaggi di Williams in culture differenti, alle quali rimane legato comprandosi gioielli.
Si commenta da solo, così come il disco.

01/09/2006

Tracklist

  1. Can I Have It Like That (feat. Gwen Stefani)
  2. How Does It Feel?
  3. Raspy Shit
  4. Best Friend
  5. You Can Do It Too
  6. Keep It Playa (feat. Slim Thug)
  7. That Girl (Snoop Dogg and Pharrell Williams)
  8. Angel
  9. Young Girl/I Really Like You (feat. Jay-Z)
  10. Take It Off (Dim the Lights)
  11. Stay With Me
  12. Baby
  13. Our Father
  14. Number One (feat. Kanye West)
  15. Show You How To Hustle

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